Storia di Alghero
Alghero, considerata una delle città più belle della Sardegna, tanto da guadagnarsi fin dagli anni ’50 l'appellativo di "Porta d'oro", si colloca all'estremità di una ampia baia della costa nord-occidentale sarda.
Con i suoi 80 km di costa, dal promontorio calcareo di Capo Caccia sino alla spiaggia di Poglina, Alghero è la capitale turistica della Riviera del Corallo.
Fondata nel XII secolo dai Doria, potente famiglia genovese, fu conquistata in seguito dai catalano aragonesi.
La città viene soprannominata "Barceloneta" per via della colonizzazione spagnola iniziata nel XIV secolo che ha lasciato un'evidente impronta catalana testimoniata ancora oggi dalle fortificazioni, dall'architettura dei palazzi e dalle strette vie del centro storico che ancora riportano scritto l’originario nome catalano.
I suoi circa 45.000 abitanti conservano la lingua e le tradizioni di quel popolo della penisola iberica con il quale ebbe e continua ad avere frequenti rapporti di scambio, come testimonia ancora oggi il gemellaggio tra le due città.
Il centro storico di Alghero è un incrocio di vicoli e piazze, ideale da esplorare a piedi per scoprire giorno dopo giorno i suoi mille suggestivi angoli.
Resterete affascinati dalla magica atmosfera.
Nel territorio algherese si possono anche ammirare un centinaio di nuraghi e tracce di presenza dell'uomo fin dal neolitico: infatti la civiltà nuragica si manifesta sul territorio per oltre un millennio dal 1.500 a.C. Palmavera costituisce un vero e proprio complesso nuragico.
L'economia di Alghero si è sviluppata negli anni attraverso la pesca delle aragoste, la lavorazione del corallo, l'agricoltura e l’allevamento, a cui si è aggiunta fin dagli anni 050 la sua vocazione turistica che l'ha trasformata oggi in meta privilegiata a livello nazionale e internazionale.
Con i suoi 80 km di costa, dal promontorio calcareo di Capo Caccia sino alla spiaggia di Poglina, Alghero è la capitale turistica della Riviera del Corallo.
Fondata nel XII secolo dai Doria, potente famiglia genovese, fu conquistata in seguito dai catalano aragonesi.
La città viene soprannominata "Barceloneta" per via della colonizzazione spagnola iniziata nel XIV secolo che ha lasciato un'evidente impronta catalana testimoniata ancora oggi dalle fortificazioni, dall'architettura dei palazzi e dalle strette vie del centro storico che ancora riportano scritto l’originario nome catalano.
I suoi circa 45.000 abitanti conservano la lingua e le tradizioni di quel popolo della penisola iberica con il quale ebbe e continua ad avere frequenti rapporti di scambio, come testimonia ancora oggi il gemellaggio tra le due città.
Il centro storico di Alghero è un incrocio di vicoli e piazze, ideale da esplorare a piedi per scoprire giorno dopo giorno i suoi mille suggestivi angoli.
Resterete affascinati dalla magica atmosfera.
Nel territorio algherese si possono anche ammirare un centinaio di nuraghi e tracce di presenza dell'uomo fin dal neolitico: infatti la civiltà nuragica si manifesta sul territorio per oltre un millennio dal 1.500 a.C. Palmavera costituisce un vero e proprio complesso nuragico.
L'economia di Alghero si è sviluppata negli anni attraverso la pesca delle aragoste, la lavorazione del corallo, l'agricoltura e l’allevamento, a cui si è aggiunta fin dagli anni 050 la sua vocazione turistica che l'ha trasformata oggi in meta privilegiata a livello nazionale e internazionale.